Oppresso ?...
 
 
A TE PERSONA CHE SOFFRI 

A te persona che soffri fisicamente per malattia o altro, spíritualmente per tentazione, solitudine, depressione o altro, ricordo che la   sofferenza è sí un peso ma può diventare un tesoro di oblazione, di grazia, di maturità. 

Sei chiamato a scegliere. 
Puoi soffrire e diventare un grande e sottile egoista chiudendoti nel tuo dolore, tutto preso dalla tua malattia o prova. Puoi diventare un ipersensibile e creare catene affettive di  dipendenza. Puoi fare la vittima ed  elemosinare compassione, con continui lamenti. 

Magari senza accorgertene, puoi attirare l'attenzione su di te. Puoi vantarti della tua sofferenza per sentirti migliore e celebrarti. Puoi ribellarti e imprecare contro Dio, la vita, chi ti è vicino, tutti. Puoi pretendere sempre píú in nome del tuo dolore. Puoi chiedere e chiedere senza dare nulla. Puoi passare ore e ore in uno sterile narcisismo, facendo analisi e analisi su di te. Puoi crederti quello che piú soffre e meno è capito e aiutato. Puoi impigrire la tua anima, volontà, intelligenza. Puoi rassegnarti difendendo e giustificando te stesso. 
Oppure puoi scegliere bene: allora la sofferenza diventa compito, sfida, responsabilità. Puoi soffrire unito a Dio, abbandonando te stesso nelle sue mani. 
Puoi soffrire purificando il tuo orgoglio, le tue illusioni, ambizioni, sensualità. 
Puoi soffrire diventando sensibile e vicino ai dolori altrui. 
Puoi vincere la solitudine cercando e amando chi è solo come te. 
Puoi ritrovare in te forza e tenacia sentendo Dio che ti ama, ti chiama, ti aiuta. 
Puoi diventare esempio di dono, di gratuità, di distacco. 
Puoi essere un richiamo vivente all'essenziale.

 Puoi, rinnegando te stesso, trasfigurare la vita, sprigionando gioia e fiducia, a chi ti è vicino.

 Puoi essere un ponte di unità e comunione fra tante persone. 
Puoi diventare segno di Gesú Cristo. 

TU CHE SOFFRI, ALLACCIATI A DIO-CRISTO CROCIFISSO, APRITI AGLI ALTRI, DIMENTICATI, SARAI FELICE.

Eremita padre Nicola

 

 

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