Triste ?...
 
 
ARIDITA' 
(cfr. Salmo 87 e Salmo 101) 

Gesú, grazie. Non sento nulla. Il mio cuore è gelato. Privo di ogni consolazione e gioia sensibile. 
Sembra che ogni affetto, ogni cosa non lasci traccia in me. Sono fortemente tentato dalla tristezza, dalla melanconia. E' forte la domanda sul senso di tutto, sul significato della vita e del mondo e di tanti affanni. Il cielo sembra piú grande e piú vuoto. L'intelligenza non mi dà aiuto, anzi mi porta a considerare le
delusioni e i ricordi. 
Tutto cosí piccolo ed effimero. 
Il tempo è cosí uguale, cosí monotono, cosí fermo. Aridità... 

Gesú, grazie. Sono rimasto solo, con la mia volontà e la mia fede, con te, in lotta contro il demone dello sconforto. Grazie. Ho l'essenziale, ho tutto, ho te. Non ho paura. Anzi, sono felice perché il mio «io» assetato di gloria fa silenzio e guardo a te, senza pensare a me, ti prego con grande sforzo, ma anche con grande purezza che è però dono tuo. 
Nella mia debolezza emerge la tua forza, nella mia miseria meglio risplende la tua misericordia, nella diminuzione di me cresce la tua importanza come Salvatore, Dio-vicino. Non c'è nulla davanti a te che prima o poi non si trasformi in rendimento di grazie. 
Sono certissimo che questa aridità è pura grazia, tempo intenso, ricettacolo dei tuoi prodigi... 

Eremita padre Nicola

 

 

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