I risultati
delle consultazioni referendarie sulla Procreazione assistita
hanno segnato la vittoria dei sostenitori del “non voto” come
scelta consapevole e responsabile contro un referendum sbagliato,
in difesa della vita, della salute della donna, dei diritti del
concepito e a favore di una ricerca scientifica a misura d’uomo.
Ma è stata soprattutto la vittoria del buonsenso. E della
consapevolezza, da parte dei cittadini, che la Legge 40 è una
buona legge che potrà essere ancora migliorata attraverso il
Parlamento dopo un periodo di sperimentazione. Un grazie di cuore
a quanti ci hanno sostenuto con l’augurio di poter riallacciare
un dialogo aperto e costruttivo, anche con quanti, in questi mesi,
si sono trovati su posizioni diverse dalle nostre.
Fonte: www.comitatoscienzaevita.it
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Non è con il
voto che si può decidere della vita umana.
La consultazione
referendaria ha dato voce alla volontà popolare: non è con
il referendum, non è con il voto che si può decidere della vita
umana. Credo
che il popolo italiano abbia voluto dire, con questo suo non voto,
che la
maternità è una esperienza umana di immenso valore, da favorire
in ogni
modo, ma non ad ogni costo; un figlio non può mai essere un
diritto da
rivendicare prima o contro i diritti del figlio stesso. Anche la
ricerca
scientifica è necessaria, ma non può essere senza limiti etici:
non tutto
ciò che è possibile è lecito.
Di più, questo
referendum ci deve far riflettere sul fatto che non si è
trattato di uno scontro tra laici e credenti. Da parte nostra,
diciamo che i
cattolici hanno sempre partecipato consapevolmente alla vita
pubblica,
offrendo un contributo assai importante alla nascita e alla
crescita della
democrazia nel nostro paese. Ed è proprio alla luce di questo
contributo che
oggi vogliamo dire il nostro sì alla vita, sì alla famiglia che
va difesa e
tutelata, anche con leggi adeguate, capaci di aiutare le giovani
coppie, le
famiglie numerose.
La vita è un dono
meraviglioso. Non ci troviamo di fronte ad eventi anonimi,
simili a compartimenti stagni e isolati tra loro, ma davanti ad un
unico
disegno che parte da quell'embrione e procede verso la pienezza;
è, dunque,
un tutt'uno, inconcepibile se non letto nel suo insieme, perché
già in quel
primo istante c'è l'impronta del Creatore, come i nostri vescovi
ci
ricordano.
La consultazione
referendaria, infine, ci dice che oggi è necessario un
nuovo rapporto tra la società e il mondo dell’informazione, ed
invita ad
aprire un dibattito civile e culturale, etico e politico. Al
centro di
questo dibattito è urgente porre una riflessione sulla differenza
tra i
valori condivisi che stanno a fondamento della nostra civiltà
giuridica e il
paniere delle merci disponibili che possono essere liberamente
utilizzate
sulla base di un legittimo pluralismo.
Come Azione Cattolica
Italiana, nel dire grazie al Comitato Scienza e Vita,
ribadiamo il nostro impegno a riflettere senza forzature sui
valori
fondamentali che stanno alla base della nostra democrazia, ed a
promuovere
la vita e la famiglia: temi questi che saranno al centro
dell'impegno
formativo dell'associazione.
Luigi Alici -
presidente nazionale Azione Cattolica
Fonte: www.azionecattolica.it
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14/06/2005: IL
FALLIMENTO DEL REFERENDUM. AFFLUENZA: 25,9% (110 PROVINCE SU
110).
14/06/2005 - ore 15,09:
Sembra scontata la vittoria della vita. Per il referendum sembra
non sia stato raggiunto il quorum.
13
Giugno 2005 ore 11:01 :: ALLE 16,30 CONFERENZA STAMPA SUI
RISULTATI DEL REFERENDUM.
DOMENICA HA VOTATO IL 18,7% DEGLI
ELETTORI.
Il Comitato Scienza & vita
convoca per oggi pomeriggio alle 16.30 una conferenza stampa per
valutare i risultati del referendum sulla procreazione
medicalmente assistita. Presso la sede di Lungotevere dei Vallati
10, interverranno Paola Binetti e Bruno Dallapiccola, i due
presidenti, e i quattro consiglieri esecutivi: Antonio Maria
Baggio, Carlo Casini, Edo Patriarca e Luisa Santolini.
Fonte: www.comitatoscienzaevita.it
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