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Salve,
sono un architetto che dalla Sicilia, posta al centro fra l'Europa e il
bacino mediorientale del Mediterraneo, con la presente lettera aperta,
desidera offrire all'equipe di Jacque Fresco e Roxanne Meddows, ma anche
alla comunità planetaria che ha a cuore le sorti del pianeta e il desiderio
di garantire il benessere e l'abbondanza per tutti, una critica positiva,
possibilmente integrativa, al Modello di Sviluppo Economico Basato
sulle Risorse - RBE (Resource Based Economy)
che è il frutto del
lavoro di oltre 75
anni, condotto proprio dall’ingegnere sociale, futurista, inventore e
progettista industriale Jacque
Fresco,
così come
viene presentato nel suo documentario:
“Paradiso o
Autodistruzione”
("Paradise
or Oblivion").
Come sostiene l'autore, infatti:
"si
tratta di un Modello aggiornato alle conoscenze attuali che partendo dalle
cause e dai sintomi della distorsione dei valori determinata dal sistema in
cui viviamo, promuove un nuovo sistema socio-economico in grado di superare
i metodi datati e inefficienti dell'attuale sistema politico, legislativo ed
economico o qualsiasi altra struttura istituzionalizzata per la gestione
della società." |
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Introduzione. |
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Grazie all’utilizzo del
metodo scientifico, associato all’applicazione della tecnologia odierna, nel
Centro di Ricerca di circa 8.7 ettari ubicato a Venus, in Florida, l'equipe del
Venus
Project, l'organizzazione di
Jacque Fresco,
che lavora al
Modello
RBE,
propone un piano realizzabile di azione per il cambiamento sociale ed economico,
orientato alla realizzazione di una civiltà globale pacifica e sostenibile, equa
e solidale: "si tratta di
un'alternativa verso cui orientare le risorse e le intelligenze del Pianeta
affinché i diritti umani non siano più soltanto proclamazioni degli Stati rese
soltanto sulla carta, ma un modo di vita reale e concreto a livello planetario".
Come si
evince dal documentario, il
Venus Project,
in base alla sua lunga attività di ricerca e sperimentazione,
ha elaborato un modello capace di attuare un approccio olistico e razionale,
insieme all'implementazione di adeguati valori culturali, relazionali e sociali,
per il mantenimento di un equilibrio dinamico con il pianeta, in grado di
eliminare i rischi di
"autodistruzione"
a favore della creazione di un sistema complesso (naturale e tecnologico),
paradisiaco,
che arrechi un autentico e duraturo beneficio alla civiltà umana, provvedendo
non solo ai bisogni di ogni essere umano sulla Terra, ma anche offrendo
abbondanza a tutti. |
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Essi dichiarano che il
Modello RBE proposto, non si basa sulle opinioni di élite
politico-finanziarie o su illusorie democrazie, ma risulta, sia negli
intendimenti che nei fatti, un’alternativa concreta ed efficace, supportata
scientificamente e sostenuta tecnologicamente, alla realtà sociale odierna
basata sul denaro, controllata e orientata verso la "scarsità fittizia".
Si tratta – dicono - di un sistema socio-economico nel quale tutti i beni e i
servizi sono a disposizione di tutti "senza l'uso di moneta, di baratto,
di credito, di debito o di servitù di ogni tipo". Il tutto poggerebbe
sull'equilibrio e sull'equa ripartizione fra produzione e distribuzione, fra
coloro che sono nell'"abbondanza" e coloro che vivono nella
"scarsità", fra risorse naturali e nuova tecnologia. E ciò, attraverso la
promozione della cultura del fruire collettivamente e gratuitamente piuttosto
che quella del possedere privatamente, eliminando così il bisogno di accumulare
e potendo vivere nella libertà e nella piena indipendenza.
Come emerge dal
documentario, "Il Venus Project presenta un'audace nuova direzione per
l'umanità che comporta la totale riprogettazione della nostra cultura, del
nostro modo di essere e di fare". L'ing. Jacque Fresco e i suoi collaboratori
dicono che: "non elaborano fantascienza, non predicono ciò che si farà, ma
solo ciò che potrebbe essere fatto."
Essi, in conclusione, sostengono: "La responsabilità del nostro futuro è
nelle nostre mani, e dipende dalle decisioni che prendiamo oggi. La più grande
risorsa che è disponibile oggi è la nostra stessa ingegnosità." |
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Ing. Jacque Fresco |
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- Premessa. |
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RBE (Resource Based Economy), L'ECONOMIA
BASATA SULLE RISORSE.
L'ALTERNATIVA
SOCIALE PROSPETTATA DA JACQUE FRESCO. |
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Pur considerando
positivamente quanto prodotto in 75 anni di ricerca dal
Venus Project
e pur apprezza-ndo notevolmente il fatto che esso:
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procede da una
visione altra ed oltre dell'esistenza umana;
-
trova ed esprime
forza ed energia a partire da un forte ideale di armonia sociale e di
benessere individuale diffuso indistintamente fra tutti gli abitanti del
Pianeta;
-
trova sostegno e
pratica dimostrazione attraverso la ricerca scientifica applicata e l'uso
della tecnologia avanzata;
-
dimostra
l'inadeguatezza degli attuali sistemi politico-istituzionali e
socio-economici a sostenere le sorti del Pianeta per eliminare il rischio di
"autodistruzione"
e propone un valido modo alternativo per condurre il mondo verso la
realizzazione del bene comune universale attraverso la realizzazione di una
sorta di "Paradiso terrestre"
dove
l'abbondanza
è garantita a tutti indistintamente,
tuttavia mi permetto di evidenziare, di seguito, quelle che, a mio avviso,
rappresentano le criticità a causa delle quali, questo importantissimo progetto,
rischia di non poter essere condiviso da quanti, come me (oltre 6 miliardi, su
6,7 miliardi della popolazione totale del pianeta), manifestano un bisogno
religioso e procedono da una visione trascendente dell'Essere umano, dando
valore alla relazione: UOMO-NATURA-AMBIENTE = CREATO.
Certamente le criticità che mi appresto a segnalarvi (con uno spirito
estremamente positivo e propositivo, quanto mai collaborativo e possibilmente
integrativo) sono poca cosa rispetto all'intero impianto del vostro Progetto
(scoperto per caso) per il quale mi auguro, e vi auguro, che possa estendersi
sempre più il livello di conoscenza nel mondo e, parimenti, possa crescerne la
condivisione fino a giungere, nel prossimo futuro (spero non tanto lontano),
alla sua auspicabile realizzazione. |
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- Criticità,
Positività/Punti deboli e Proposta integrativa. |
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Attraverso l'analisi critica e la
valutazione delle positività rapportate ai punti deboli riscontrati, quello che
emerge, fondamentalmente, è, come già detto, la necessità di una integrazione
del vostro Progetto con l'esigenza religiosa espressa dall'essere umano, sia dal
punto di vista valoriale che infrastrutturale. Sono convinto, infatti,
che nell'ambito dell'ineludibile carattere multireligioso, multietnico e
multiculturale della popolazione mondiale attuale e, volenti o nolenti, anche
futura, la vostra proposta per la formazione della... "CIVILTA' VENUSIANA",
integrandosi con le istanze che vi prospetto, possa rendere possibile la
realizzazione di quell'umanesimo plenario in cui scienza, tecnica, religioni e
"pensiero filosofico" possano coesistere e convivere nell'accoglienza e nel
rispetto reciproco, per il bene e il progresso dell'umanità.
Porre, viceversa, come il fine ultimo dell'umanità soltanto la realizzazione
dell'olistica armonia fra corpo, mente, habitat e cosmo, che mi sembra di aver
capito essere il presupposto regolatore del vostro progetto anche dal punto di
vista sovrastrutturale,
pensando che
essa
possa essere resa
possibile esclusivamente attraverso il cambiamento progressivo dei modelli
culturali esistenti, a favore di uno alternativo, che riesca ad eliminare
le disarmonie,
le contraddizioni e le negatività di quello attuale soltanto con la buona
educazione impartita e con l'abbondante
soddisfacimento dei
bisogni immanenti dell'uomo, sia un enorme errore prospettico che limiterebbe
l'accesso al sistema alla stragrande parte della popolazione mondiale
favorendone soltanto una élite.
Credo, e non sono sicuramente il solo, che il "bisogno religioso",
nell'uomo, non è indotto dalle culture, dalle mode, dal pensiero dominante, ma
da un bisogno ancestrale, atavico, non alienabile, perché legato alla
natura stessa della persona umana e inscritto nell'animo umano sotto forma di
bisogno di assoluto, di altro, di oltre, di eterno. |
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Criticità. |
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A
mio modesto parere, in base alla mia esperienza e conoscenza dei fenomeni
antropologici che sono alla base del nostro modello di vita attuale, sono
convinto che l'essere umano in generale, nel tempo, abbia perso di vista la
ragione vera che lo lega, in termini di appartenenza, all'ambiente, alla
società, alla cultura e alle regole della realtà concreta in cui si trova a
svolgere la sua intera esistenza.
Spinto dalla necessità di sopravvivenza e di
affermazione del sè, ha sviluppato una forte componente individualistica che lo
spinge ad anteporre, egoisticamente, le proprie esigenze e quelle dei suoi
familiari, a tutte le altre esigenze comunitarie, nazionali, continentali e universali. Egli ha sostituito la propria sensibilità e il proprio
gusto con la voracità, l'ingordigia, la bramosia, il bisogno di avere sempre di
più e non essere mai soddisfatto. Per raggiungere i suoi obiettivi, limitati
nel tempo e nello spazio, incapace com'è di vedere oltre l'attimo e di
progettare il futuro, di nutrire ideali, di realizzare dei sogni. Non si
pone limiti; è capace di tutto e si allea con chiunque pur di raggiungere il suo
fine legato alle 5 "S": soldi, sesso, successo, supremazia, salute intesa
come ricerca dell'eterna giovinezza (l'elisir di lunga vita). Ha sostituito i
sentimenti e gli affetti con le passioni, con il cinismo e con il godimento
egoistico fine a se stesso. Ha asservito la sua intelligenza e le sue risorse
agli interessi e ai desideri che egli concepisce e nutre in forma ristretta e
riservata escludendo gli interessi generali e i bisogni degli altri esseri
viventi che abitano l'intero ecosistema.
Ha estromesso Dio a favore dell'esaltazione e della divinizzazione del proprio
Io.
E'
proprio questa fattispecie di uomo, che oggi risulta essere fra gli
interlocutori del vostro progetto, nobilmente animato dall'illuminato desiderio
di indurlo a cambiare abitudini, interessi, bisogni, stile di vita, ma anche
modello politico, economico e sociale di riferimento. Una impresa ardua che
sembra vogliate rendere possibile offrendogli, come "incentivo", soltanto
la libertà di agire e di vivere la propria esperienza di vita: |
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-
senza rincorrere il denaro
(perché non
servirebbe più per l'acquisto di beni e servizi che verrebbero offerti in
abbondanza gratuitamente);
-
senza coltivare il desiderio di possesso
(perché l'uso delle cose che sono necessarie al proprio standard di vita non
verrebbe negato dal Sistema nel tempo e le stesse, non servirebbero, di
certo, nell'eternità);
-
senza manifestare il bisogno di accumulo
(perché ognuno avrebbe in abbondanza tutto ciò che desidera, per il tempo
necessario, senza paura di rimanerne privato in nessun momento);
-
senza dover fare più sacrifici
(il tempo-lavoro offerto, non avendo una remunerazione come corrispettivo,
ma la partecipazione al godimento e alla fruizione dei beni e dei servizi
ridistribuiti equamente e gratuitamente dal Sistema lo affrancherebbe dalle
tasse, dalle bollette per le utenze di luce, gas, acqua, telefono, servizi
vari, senza risultare succube delle speculazioni monetarie, finanziarie, del
debito pubblico e della servitù), con la possibilità, al contrario, di poter
esprimere più liberamente il proprio modo di essere, le proprie aspirazioni,
la propria creatività e il proprio estro nella ricerca scientifica e
tecnologica e nelle attività artistiche, letterarie, ludiche e sportive; di
favorire il raggiungimento, a livello esistenziale, dell'armonia fra il
corpo e la mente, fra il fare e il pensare, fra la natura, l'ambiente e il
cosmo. Tutti incentivi fondamentali per il passaggio da un sistema attuale a
quello alternativo che proponete,
ma...
in nessuna parte visionata del vostro progetto, purtroppo, si parla, come sopra
dicevo, del diritto all'esercizio della funzione religiosa, depositato dalla
nascita nel cuore di oltre 6 miliardi di persone e della necessità ontologica
della nostra anima di relazionarsi al valore dello Spirito e dell'Assoluto. |
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- Dimenticanza,
trascuratezza, volontaria omissione o estromissione? |
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Qualunque sia la risposta possibile, mi permetto di insistere con il sostenere
che nessuna azione umana, reprimendo il naturale bisogno religioso, riuscirà a
ordinare stabilmente il rapporto fra il proprio essere e il proprio
divenire. Per noi cristiani, ad esempio, l'uomo nuovo, è un uomo
unificato nelle sue componenti di corpo e anima per mezzo dello Spirito Santo,
in Cristo Gesù a lode e gloria di Dio Padre. E' un uomo vocato al trionfo del
bene e dell'amore per la realizzazione dell'umanesimo plenario:
"tutto l'uomo in tutti gli uomini" (Paolo VI), senza
esclusione alcuna.
Già "Maritain parlava di "umanesimo integrale" pensando
all'armonia tra valori naturali e valori soprannaturali, in polemica sia con il
naturalismo laicista sia con il soprannaturalismo fideista". Mentre con
l'espressione "umanesimo plenario", Paolo VI, sottolineava sia il
raggiungimento della pienezza all'interno della persona attraverso lo sviluppo
educativo (uno sviluppo che implica anche l'armonia) di tutte le capacità e le
dimensioni dell'uomo, sia l'estensione dei beni umani a tutti gli uomini, a
livello planetario, così come proponete anche voi.
Si tratterebbe,
dunque, per il vostro progetto, di allargare la prospettiva attraverso la quale
i valori della scienza, della tecnologia e della ricerca di armonia, in esso
ipotizzati, nel nuovo modello di civiltà, non si rivelino soltanto "come
tecnicismo e razionalità formale e non si armonizzino solo con quelli della
creatività e della libertà sia a livello microsociale che a livello macrosociale
e mondiale"
ma rispettino e non la escludano, l'esigenza della
"testimonianza simbolica e
profetica"
(Paolo VI), "Io
verrò a radunare tutti i popoli e tutte le lingue; essi verranno e vedranno la
mia gloria" (Is 66, 18);
"Verranno da oriente e da occidente, da settentrione e da mezzogiorno e
siederanno a mensa nel regno di Dio"
(Lc 13, 29). |
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- Come è possibile
pensare un "Paradiso" senza Dio? |
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Su 6,7 miliardi di
abitanti nel mondo: 2,1 miliardi sono i Cristiani; 1,5 miliardi i Mussulmani; 14
milioni gli Ebrei; 1 miliardo gli Induisti; 576 milioni i Buddhisti; 400 milioni
i Taoisti; 237 milioni i Confuciani; 405 milioni praticano culti tribali e
animistici
(http://cronologia.leonardo.it/mondo09.htm). Si tratta di una
realtà consistente e determinante con la quale, qualsiasi progetto di
alternativa sociale planetario e di nuova civiltà, non escludente a priori,
dovrà fare necessariamente i conti e dovrà ricercare le soluzioni più idonee.
Certo è vero pure il contrario: come è possibile che un mondo con la
stragrande presenza di credenti non abbia fatto nulla o faccia poco per impedire
l'"autodistruzione" del pianeta attraverso guerre, povertà, fame, inquinamento,
debito e inutili sofferenze umane?...
Potrei dire che ciò che ho detto in precedenza, oltre a ciò che in merito è
contenuto già nella vostra appropriata analisi, risultano già esaustive come
spiegazioni del fattore "autodistruttivo" ma che, nella fattispecie, per
quanto riguarda la componente religiosa della popolazione mondiale, si potrebbe
ancora aggiungere:
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-
che le divisioni
hanno prevalso sull'unità di intenti per condurre l'umanità a realizzare le
condizioni di benessere per tutti;
-
che i modelli di
sviluppo socio-economico e culturale adottati nel tempo sono riusciti a
spegnere l'ardore per il servizio ai più deboli e hanno favorito
l'omologazione ai vari sistemi dominanti;
-
che il Signore è
stato più proclamato e annunciato, ma non testimoniato.
Tutte cose possibili e verificabili nei fatti, ma bisogna dire anche che le
nuove generazioni di credenti, più colte, più preparate e più emancipate, hanno
manifestato il bisogno di creare un dialogo fra le diverse religioni e hanno
già, di fatto, sperimentato modelli di collaborazione sia sul piano sociale che
sul piano culturale in diverse parti del mondo.
Il già richiamato orientamento
multietnico, multireligioso e multiculturale dell'attuale tessuto sociale,
grazie anche all'emancipato e illuminato dialogo interreligioso, sono convinto,
riserverà molte sorprese in coloro che oggi credono di potersi disfare, nei
prossimi 20-30 anni, delle religioni, magari confidando nella scienza, nella
tecnica, nella benevolenza e nel cercare di ingenerare una semplice armonia fra
i popoli e il cosmo, basata soltanto sul semplice benessere e sulla libertà di
azione. La natura e l'uomo sono stati creati da Dio per una ragione più elevata
rispetto al semplice transeunte. I credenti, buoni e onesti, mistici e asceti,
contemplativi e ferventi religiosi ci sono in tutte le religioni, esistono e
continueranno ad esistere fino alla fine del mondo.
Quello che conta e che con insistenza mi permetto di chiedervi per le
prospettive di realizzazione del vostro Progetto: "Venus paradiso", è che
questo patrimonio non venga ignorato e non venga escluso ma, al contrario, che
venga coinvolto nell'ambito di una palingenesi ecumenica, universale, che
trasformi l'individuo, le istituzioni, la società, l'economia e la civiltà nel
suo insieme, da
realtà della lotta e della sofferenza, nella realtà della pace e del benessere
per tutti. |
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- L'Uomo
considerato nella sua interezza... |
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L'altro importante motivo, che pongo a sostegno della mia tesi, è che qualsiasi
modello di sviluppo alternativo a quello esistente, deve coinvolgere
necessariamente l'UOMO (homo) nella sua interezza, e non già soltanto in ordine
al soddisfacimento dei propri bisogni materiali e immanenti: "bisogni
primari, di sicurezza, psicologici, di stima e competenza, di autorealizzazione"
(psicologo americano A. H. Maslow). Secondo me, a questi bisogni di natura, per
così dire, strutturale e infrastrutturale, vanno aggiunti quelli
sovrastrutturali, fra l'Ente e il trascendente; si tratta di quello che Johannes
B. Lotz definisce "procedere extra se", fuori dal sè, per realizzare
"un'unità sintetica fra reale ed ideale, fra particolare e universale", fra
il luogo e il fondamento dell'essere.
L'anima umana dotata di intelletto, memoria, volontà, spirito e coscienza, non
può non avvertire il legame fra la realtà immanente e la realtà trascendente
nella ricerca del massimo soddisfacimento dei propri bisogni, sia dal punto di
vista esistenziale che spirituale e colloca ciò che è utile e positivo, fra le
categorie: buono, giusto, bello = vero.
Mentre fra i non credenti questa relazione è generalmente messa in discussione,
tutti coloro che professano la loro fede in Dio dovrebbero considerarla
fondamentale per il raggiungimento, non solo dell'armonia, ma anche della gioia,
della felicità e del senso vero, trascendente, della vita. In questo caso, l'"incentivo",
a cui si riferisce Jacque Fresco, che spinge l'uomo a fare bene, a fare di più e
a fare meglio anche per il bene degli altri, non sarebbe motivato e sostenuto
soltanto da una generica "benevolenza" o dal filantropismo deamicisiano,
ma dall'"agape" (caritas, amore smisurato, gratuito,
disinteressato, fraterno, universale). |
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- Agape: principio
e fine per una nuova civiltà. |
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In questo contesto, considerare olisticamente la persona
umana, come destinataria soltanto di un progetto di vita armonico capace di
restituirgli dignità, libertà, pace e benessere universale, limitatamente alla
dimensione immanente, dove i ricettori sensibili beneficiari sarebbero soltanto
il corpo e la mente, può risultare totalmente insoddisfacente e potrebbe rendere
inefficace la portata rivoluzionaria del Venus Project.
Il sogno illuminista prima, positivista dopo, e di tutte le
correnti di pensiero che si sono succedute in questi ultimi tre secoli, di
escludere Dio dalla "CITTÀ DEGLI UOMINI" è alla base dell'attuale crollo delle
certezze, della perdita di senso, del vuoto esistenziale, della solitudine
interiore, dell'angoscia come male di vivere, del nichilismo, del relativismo,
di tutte le ideologie nefaste che proclamano la loro verità rifiutando,
combattendo e cercando di sottomettere a sè tutte le altre verità.
In
questi tre secoli, le innumerevoli tipologie di risposte offerte alla
popolazione del pianeta, per eliminare illusoriamente tutti i mali e soddisfare
tutti i bisogni ha indotto l'uomo a divinizzare se stesso e a idolatrare le sue
capacità, le sue tante verità, le sue scoperte e i suoi progressi in ogni campo,
favorendo in sè lo sviluppo di una forma mentis orientata all'autosufficienza,
all'autodeterminazione e all'autocelebrazione della propria persona e della
propria filosofia di vita a scapito della propria natura di esseri creati da
Dio; rinunciando alla propria specifica identità di uomini e donne liberi, amati
da sempre, chiamati all'esercizio dell'amare/amarsi e destinati alla felicità
eterna.
La
storia insegna che chiunque abbia osato escludere Dio dalla società o dalla sua
coscienza, nei secoli, ha prodotto soltanto dittature, guerre, oppressioni,
genocidi, persecuzioni, discriminazioni, sopraffazioni, corruzione, perversione,
odio, gelosie, contese, ingordigia, sfruttamento, disumanità vorace e famelica.
Affidare un nuovo modello di sviluppo, fornendo soltanto delle risposte ai
bisogni materiali della casa, del mangiare, dei vestiti, della occupazione
creativa del tempo libero, dello sfruttamento intelligente delle risorse e della
loro equa ridistribuzione per la realizzazione del benessere diffuso per tutti ("dalla
scarsità all'abbondanza"), senza guardare all'animo e allo spirito
dell'essere umano, a parere mio, non basta. E risulterà dunque difficile, per
non dire impossibile, creare le condizioni per una nuova civiltà planetaria che
volesse risultare equa e solidale basandosi soltanto sull'armonia e sulla
benevolenza. |
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- Conclusione
dell'analisi critica. |
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Noi
cristiani, ma non solo, crediamo che l'universo è stato creato da Dio
onnipotente, onnisciente e onnipresente, attraverso la Sua Luce (l'Idea, con la
quale ha concepito il Kosmos, il Firmamento, l'ordine, la perfezione e l'armonia
del Creato), per mezzo della Sua Volontà (sommo Bene), con la Giustizia (ciò che
è giusto), con la Sapienza (ciò che è verità), con la Provvidenza (ciò che è
necessario e utile a tutti), con la Pace (ciò che è concordia), con la
Misericordia (ciò che è perdono), con l'Amore (ciò che è gioia e felicità senza
limiti e senza confini, a-spaziale e a-temporale, ciò che E'...).
Il kaos è stato prodotto dall'uomo che ha scelto il male (mistero d'iniquità -
2Ts 2,7) e non procede da Dio (anche se Egli lo tollera in virtù del "libero
arbitrio", salvo gli effetti propri dell'eterogenesi dei fini, fino alla
venuta di nostro Signore Gesù Cristo). In forza di ciò, da credenti, riteniamo
che non si possa ristabilire il Kosmos escludendo Dio.
"Senza dubbio l'uomo può organizzare la terra senza Dio, ma “senza Dio
egli non può alla fine che organizzarla contro l'uomo. L'umanesimo esclusivo è
un umanesimo inumano” (H. De Lubac, Le drame de l'humanisme athée)".
"L'uomo non realizza se stesso che trascendendosi. Secondo l'espressione così
giusta di Pascal: “L'uomo supera infinitamente l'uomo” (Pensèè n. 434 )”. |
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Aspetti positivi e punti deboli riscontrati
nel vostro Progetto. |
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Positività |
Punti
deboli |
Il Venus
Project è il Progetto di Alternativa sociale planetaria più
all'avanguardia, più razionale e più scientificamente e tecnologicamente
sperimentato che si conosca, capace di affrontare in maniera globale e
interdisciplinare la complessità delle dinamiche dei sistemi. "Esso
propone un piano realizzabile di azione per il cambiamento sociale ed
economico, volto alla creazione di una civiltà globale pacifica e
sostenibile, equa e solidale affinché i diritti umani non siano più
soltanto proclamazioni degli Stati rese soltanto sulla carta ma un modo
di vita reale e concreto a livello planetario." |
Rischia di
divenire una aggregazione diffusa di "Resort" nella misura in cui viene
concepito con un ideale di aleatorio "ordine mondiale" che escluda le
ragioni dell'anima e i bisogni dello spirito di oltre 6 miliardi di
credenti su 6,7 miliardi dell'intera popolazione del pianeta.
|
Dimostra per
via sperimentale, con la progettazione e la realizzazione di modelli a
scala urbanistico-territoriale d'area vasta, a scala architettonica, a
scala socio-economica, a scala politico-istituzionale e a scala
culturale che è possibile realizzare un alternativa sociale, una
economia basata sulle risorse, definita dal suo stesso progettista:
RBE (Resource Based Economy). Si tratterebbe di un sistema complesso,
paradisiaco capace di arrecare un autentico e duraturo beneficio alla civiltà
umana, provvedendo non solo ai bisogni di ogni essere umano sulla Terra,
ma anche offrendo abbondanza gratuitamente a tutti. |
Non considera
la Terra abitata come realtà umana multiculturale, multietnica e
multireligiosa, ma considera tutti gli esseri umani come esseri viventi
destinati a diventare membri di una generica e indistinta "civiltà" che
porrebbe, alla base della propria cultura e della propria pacifica
convivenza, olistici valori unificanti basati soltanto sulla ricerca di
armonia fra il corpo e la mente; fra gli esseri viventi, l'ambiente e il
cosmo, nel rispetto condiviso per l'ecosistema e per l'equilibrio
sociale ed economico mondiale. Si tratterebbe di una realtà immanente
che escluderebbe il trascendente. |
Si propone di
eliminare il denaro, il baratto, il credito, il debito, la servitù, il
concetto di proprietà privata e il bisogno di accumulo. Di superare la
logica delle attuali strutture politico-istituzionali, ed
economico-finanziarie considerate la causa prima dello stato di crisi,
di squilibrio, di consumo speculativo del territorio, del degrado
dell'ambiente, della distribuzione sperequata delle risorse, delle
ingiustizie diffuse e dei sacrifici e delle privazioni inutili imposte
ai cittadini. |
Non vengono
indicati i tempi, il metodo e le procedure per la realizzazione del
Venus Project nei 5 continenti. Non si comprende bene chi dovrebbe
governare e con quale sistema di coordinamento e di gestione, la nuova
economia basata sulla distribuzione abbondante e gratuita delle risorse.
|
Dal punto di
vista urbanistico e ambientale viene creato un ecosistema armonioso ed
equilibrato tra architettura e natura, a misura d'uomo, con tipologie di
sviluppo ecocompatibili e sostenibili, ad alta tecnologia, anche in
ordine allo sfruttamento delle risorse energetiche naturali: solari,
eoliche, marine e biochimiche; e per garantire elevati standard di vita
ai cittadini. |
Si tratta di
luoghi "confinati" o di aggregati diffusi? In che modo si integrerebbero
con quelli esistenti: Londra, Roma, Parigi, New York, ecc.? |
Dal punto di
vista degli aggregati abitativi vi è una adeguata considerazione del
rapporto funzionale fra i vari contesti architettonici: luoghi per la
residenza, per la socializzazione, per lo svago e il divertimento, per
l'approvvigionamento dei prodotti, per lo studio, l'educazione e la
ricerca. |
Ignora o
esclude i credenti in ordine all'esercizio della loro fede non essendo
previsti, a quanto ci risulta, luoghi per le adunanze e l'esercizio
delle pratiche religiose. |
Si vuole
creare un ordine mondiale del tutto nuovo. |
In che modo ci
si intende difendersi e opporsi al "Nuovo Ordine Mondiale", perseguito
con finalità di dominio totale del pianeta, da parte dei potenti gruppi
finanziari operanti attualmente nel mondo? |
Promuove un
nuovo sistema socio-economico in grado di superare i metodi datati e
inefficienti dell'attuale sistema politico, legislativo ed economico o
qualsiasi altra struttura istituzionalizzata per la gestione della
società. |
Quale governo
dei popoli, delle nazioni, dei continenti dovrebbe governare l'equa
ripartizione e distribuzione dei beni e delle risorse? Chi dovrebbe
assegnare i ruoli dirigenziali e in base a che cosa avverrebbe
l'arruolamento professionale, imprenditoriale, lavorativo per
l'espletamento competente e consapevole delle necessarie attività
produttive, sociali, politico-istituzionali e imprenditoriali? |
Il Venus
Project presenta un'audace nuova direzione per l'umanità che comporta la
totale riprogettazione della nostra cultura utilizzando la più grande
risorsa che è disponibile oggi, cioè: la nostra stessa ingegnosità. |
L'eventuale
ipotesi di un governo tecnocratico, in cui ci sarebbe chi progetta e
governa e chi si dovrebbe lasciare sottomettere al progetto, potrebbe
dar vita a una forma di oligarchia, con tanti limiti nel soddisfacimento
del bene comune in maniera equa; lo stesso Aristotele la considerava
una degenerazione dell'Aristocrazia. |
Il Progetto
chiama in questione la stessa natura di quello che significa essere
umano, quello che significa essere un membro di una "civiltà" e quali
scelte possiamo fare oggi per assicurare un futuro prospero a tutta la
popolazione mondiale. |
Escludendo
oltre 6 miliardi di credenti, sarebbe destinata a divenire una proposta
elitaria, per pochi eletti o illuminati, ispirata all'Humanitas, come
benevolenza, molto cara ai massoni, dove l'uomo è una cosa sacra per
l'uomo: "homo homini res sacra" escludendo il concetto di Amore
universale, di umanesimo plenario. |
Il suo
ideatore, Jacque Fresco, in forza di un grande ideale, ha
impegnato l'intera esistenza a servizio dell'umanità per il progresso,
la giustizia, la pace, la libertà, il benessere universale. Come
Leonardo da Vinci, ingegnere, architetto, artista, inventore,
scienziato, trattatista e genio, anche lui, attraverso i suoi progetti e
le sue scoperte, verificate con il metodo della scienza sperimentale, si
rende anticipatore dei tempi; come Cristoforo Colombo indica all'umanità
un orizzonte nuovo per il bene di tutti i popoli della Terra; come Noè,
cerca di costruire un' Arca per salvare la specie vivente, questa volta,
dall'"autodistruzione" perché si possa edificare una nuova civiltà: il
"Paradiso" in terra. |
Si tratterebbe
però, di un Paradiso senza Dio, basato soltanto sulla benevolenza per
realizzare il benessere per tutti, prescindendo da alcuna prospettiva
escatologica.
Per i cristiani, invece, il "Paradiso terrestre", prima di essere un
luogo fisico è una condizione dell'anima. Quando l'anima si libera dalle
forme di schiavitù che la rendono prigioniera del male, vive nella
dimensione luminosa, gioiosa e pacifica dello Spirito Santo, esperimenta
nel tempo la risurrezione di Gesù Cristo, rigusta l'esperienza
originaria del Paradiso terrestre dove la felicità è il risultato
dell'amicizia filiale con Dio, Padre e Creatore.
La città degli uomini che i credenti cristiani immaginano essere
possibile realizzare su questa terra, in grado di poter garantire il
bene indistinto per tutti, se nasce prima interiormente, come istanza
promossa dallo Spirito, potrà assumere una qual si voglia forma fisica e
politico-istituzionale, in quanto, l'uomo che la abiterà e la guiderà,
sarà veramente un UOMO NUOVO, risorto in Cristo, capace di amare
l'ambiente, la natura, tutti gli esseri viventi e di donarsi per gli
altri affinché nessuno venga escluso dalla gioia e dalla felicità nel
tempo e per l'eternità. |
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- Proposta
integrativa al vostro Progetto. |
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"La Città
dell'Uomo venusiana" dell'ing. Jacque Fresco (nella foto a
sinistra), per i motivi ampiamente esposti in narrativa,
rappresenterebbe un modello ideale anche per i credenti cristiani purché
la stessa potesse essere realizzata come "Città della pace e
dell'amore", luogo fisico d'incontro e di dialogo fra le diverse
culture e le diverse religioni; dove poter promuovere e realizzare
l'Umanesimo plenario, il "Paradiso Terrestre". |
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Che gioia, che grazia, se nel vostro Progetto venissero aperte le porte d'accesso anche al bisogno
religioso dell'essere umano. |
Questo progetto, prezioso per l'umanità, non può più rimanere noto soltanto a
pochi come semplice presa d'atto, ma penso che sia giunto il momento perché
dalla semplice conoscenza si passi alla presa di coscienza che non si può più
attendere, che non si può più rinviare qualcosa che già si sarebbe dovuta
attuare da tempo. Ritengo che sia giunto il momento perché esso venga diffuso
non soltanto attraverso la rete internet ma anche attraverso altri necessari e
opportuni mezzi e strumenti che rappresentano proprio l'oggetto della presente
proposta.
Mi rendo conto che già, in molte nazioni, così come è possibile vedere sul
vostro sito web, si registrano tante entusiaste adesioni ma, ritengo che il
Progetto RBE debba seguire anche un altro percorso, pubblico, ufficiale, per
così dire: "politico-istituzionale intercontinentale" per poter giungere a un
livello di diffusione, di legittimazione, di accoglienza e di adeguato
riconoscimento anche dalle Nazioni Unite che risulta essere la più
importante e più partecipata organizzazione intergovernativa del mondo, dove vi
sono rappresentati 193 stati su un totale di 202. L'articolo 71 della Carta
costituzionale dell'ONU, infatti, prevede che il suo Consiglio Economico
e Sociale possa consultare le organizzazioni internazionali non governative,
NGO (non-governmental organization) che svolgono attività che rientrano
nella sua competenza.
Si tratta di organizzazioni indipendenti dai governi e dalle loro politiche che,
come associazioni senza fini di lucro (non profit), forniscono idee, proposte e
collaborazioni nell'ambito della cooperazione allo sviluppo globale dei paesi
socialmente ed economicamente più arretrati. Esse portano avanti le istanze
politico-sociali trascurate o ignorate dai governi per l'incremento del
benessere, per il rispetto dei diritti umani, per la salvaguardia, la tutela e
la valorizzazione dell'ambiente considerato come risorsa; non sono affiliate ad
alcun partito politico ma agiscono democraticamente come gruppi di proposta o
conducono propri programmi di sviluppo contro la "scarsità" a favore
dell'"abbondanza", per dirla come Jacque Fresco.
Dal momento che le ONG (Organizzazioni Non Governative) di cooperazione
allo sviluppo, sono delle libere associazioni create da privati cittadini per
contribuire a risolvere i problemi del sottosviluppo, delle sperequazioni, e
degli squilibri mondiali fra chi possiede tantissimo e chi possiede poco, perché
non creare, proprio attraverso il Venus Project, una associazione
intercontinentale non governativa per portare avanti le istanze del
Progetto RBE da attuare per fasi successive: divulgazione,
coscientizzazione, radicalizzazione, legittimazione, condivisione e
realizzazione?
A tal fine mi permetto di formulare, di seguito, delle ipotesi e modalità di
intervento che, a mio giudizio, in tre momenti successivi, potrebbero rendere
praticabile e quindi possibile, poter passare dall'attuale Sistema ad un Sistema
misto (sia tradizionale che alternativo), fino a giungere,
successivamente, all'affermazione prevalente, in tutto il mondo, del Sistema
alternativo RBE. |
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- I possibili
ostacoli alla realizzazione del progetto. |
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Prima di passare alla proposta, si rende necessaria, comunque, una riflessione
sul fatto che attualmente, una ristretta oligarchia, che oggi detiene nel mondo
il potere politico-finanziario, anche in futuro cercherà sicuramente di
continuare ad anteporre i propri interessi ai danni di quelli condivisi
dall'intera popolazione del pianeta. E lo faranno continuando a gestire
l'accesso privilegiato alle materie prime, ai prodotti alimentari, ai brevetti
scientifici, ai settori della comunicazione e a quelli che regolano le attività
economiche degli stati emergenti, i cui governi o persone influenti delle
istituzioni, molto spesso, elargiscono loro, con molta facilità, favori, tutele
e coperture.
Giusto per avere un idea circa lo scenario economico-finanziario attuale, in
alternativa al quale qualsiasi ipotesi di sistema socio-economico volesse
contrapporsi, ivi compreso, quindi, anche il Venus Project, "secondo
i dati emersi da un'inchiesta della rivista 'Forbes', nel 2007, il numero dei
super-ricchi erano 946,
possedendo beni per un valore superiore a un miliardo. La
somma dei patrimoni di questi super-ricchi ammontava a 3,5 trilioni di dollari
Usa, quando, nel 2006, l'intera produzione economica di paesi quali la Germania
o l'Italia aveva raggiunto, rispettivamente, un valore di 2,6 e di 1,8 trilioni
di dollari".
“Secondo il World Health Report di Merrill-Lynch , nel 2010, 11
milioni di persone (lo 0,2% della popolazione mondiale), denominate
Hnwi (High Net Worth Individual) disponevano di un patrimonio investibile di
almeno un milione di dollari (circa 700 mila euro). Meno dell’1% di loro, poi, è
un “ultra Hnwi“, vale a dire un “super ricco” con un patrimonio di almeno
30 milioni di euro, circa 22 milioni di euro”. |
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Stiamo parlando di un tipo di finanza
transnazionale "che rappresenta uno dei poteri forti che determina
l'attuale situazione di crisi mondiale. Le operazioni speculative non hanno più
nessun legame con l'economia reale, e sono in grado di condizionare i governi,
facendo cadere i costi della crisi su tutti i cittadini.
Il mercato finanziario si sviluppa
indipendentemente dalla crescita economica reale, dalla produzione di ricchezza
e dall'occupazione".
I governi sono impotenti o
conniventi e ciò appare sempre più vero e verificabile soprattutto nelle nazioni
indebitate, tale condizione di dipendenza da un sistema economico-finanziario in
grado di controllare i governi, di annullare la sovranità degli Stati e di
influire notevolmente sulla determinazione della rappresentanza democratica dei
popoli delle nazioni, con la conseguente imposizione di sacrifici e sofferenze
al 98% della popolazione del pianeta, con politiche di austerity pilotate, non
può essere più sostenibile.
L'uomo nasce per essere felice. Il suo diritto alla gioia
duratura non può essere alienato da nessuno al mondo, per nessun motivo. Ci
vuole una nuova "cultura della democrazia economica;
una forma
particolare di carità all'insegna dell'economia alternativa partecipata, per far
si che al Pil (Prodotto interno lordo) venga sostituito via, via, il
Qrdv (Qualità reale della vita)".
Da quando sono venuto a
conoscenza del Venus
Project che propone un modello di
Sviluppo Economico Basato sulle Risorse "più
all'avanguardia, più razionale e più scientificamente e tecnologicamente
sperimentato"
che si conosca,
mi sono
convinto che esso può risvegliare, nel 98% della popolazione mondiale, quel
grande ideale di cambiamento che ognuno si porta nel cuore. Il
Progetto RBE,
già a partire dall'oggi della storia, potrà nutrire nei giovani, nelle famiglie,
nei popoli costretti a vivere nella "scarsità", la speranza in un mondo
migliore; e può alimentare in essi, finalmente, il sogno di vivere in una
società che riconosca in ogni essere il valore della propria dignità umana,
garantendo a tutti il lavoro e il benessere diffuso,
"non solo nelle carte costituzionali degli
stati"
ma nel concreto dell'esperienza di vita quotidiana.
Dividersi su questa necessità condivisa sul piano della comune finalità, fra chi
vuole raggiungere l'obiettivo di un sistema alternativo
ispirandosi all'Humanitas
(come benevolenza) e chi non vuole che vengano
esclusi i
principi di "Amore universale" e di "umanesimo plenario" che sono proprio alla
base della presente istanza,
è assurdo.
E ciò potrebbe limitare la portata e l'efficacia del
Progetto RBE
favorendo ulteriormente l'imponente strapotere dell'impero della finanza che
rappresenta la causa prima che ha reso questo sistema perverso, falso, corrotto
e fratricida.
Nutro comunque
la speranza che voi possiate accogliere benevolmente la presente istanza, con il
superamento di quello che considero l'unico limite del vostro Progetto. Passando
alla proposta, ritengo che l'azione mirata alla sua possibile realizzazione a
livello mondiale, potrebbe procedere, come sopra detto, attraverso
tre fasi,
per così dire propedeutiche alla sua implementazione come sistema gradualmente
alternativo al sistema attuale. |
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I Fase: Diffusione e sensibilizzazione – II Fase: radicalizzazione e
legittimazione – III Fase: condivisione e realizzazione. |
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- I Fase:
Divulgazione e sensibilizzazione. |
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Come prima fase
penso alla necessità di rendere la vostra associazione mondiale
Venus Project
una NGO
(non-governmental
organization);
Di seguito, sarebbe necessario convocare con una adeguata campagna
stampa, a mezzo internet e attraverso il passa-parola, l'attuale popolo del
Venus Project e tutti coloro che nel mondo dissentono dall'attuale Sistema e
non si sono rassegnati ad accettare supinamente quanto gli viene proposto e
imposto dai governi delle nazioni, al primo raduno mondiale, magari proprio a
Venus, in Florida. All'evento di risonanza mondiale dovrebbero essere invitate
anche le testate giornalistiche, radio-televisive e web più diffuse nel mondo
con continui comunicati stampa.
In
quella sede, dopo la formale sottoscrizione, sia diretta che online, della
dichiarazione di disponibilità a condividere le istanze che sono alla base del
Venus Project, per una alternativa sociale ed una Economia Basata
sulle Risorse (RSE Resource Based Economy) e l'approvazione della
Carta Costitutiva che sancisca anche i diritti e i doveri di ciascuno,
annunciare ufficialmente a tutti i presenti e a quelli collegati in diretta
streaming la nascita del "Sesto Continente": il "Continente
dell'Abbondanza".
Un continente virtuale, idealmente abitato da un popolo che ha preso coscienza
del suo diritto inalienabile a vivere bene la propria esistenza e dove ognuno,
per tale motivo, esprime liberamente, e con orgoglio, la volontà di autoproclamarsi:
CITTADINO DEL CONTINENTE DELL'ABBONDANZA. |
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- II Fase:
radicalizzazione e legittimazione. |
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Una
volta che si siano create le condizioni necessarie per poter contare in ogni
Nazione, in ogni Regione e in ogni città su delle realtà popolari sensibili al
cambiamento (non disdegnando anche una possibile, quanto necessaria, valida e
adeguata rappresentanza politico-istituzionale), giungere alla redazione dello
Statuto Intercontinentale delle Nazioni per una Nuova Economia RSE (Resource
Based Economy) da presentare all'ONU perché venga preso atto della
necessità, espressa dal POPOLO DEL CONTINENTE DELL'ABBONDANZA,
affinché vengano recepite le proprie istanze e sostenute le proprie iniziative
ad indirizzo socio-economico. A questo punto, la diffusione del Progetto RBE,
supportata dalla legittimazione istituzionale da parte dell'organizzazione
internazionale più importante, quale è appunto l'ONU,
acquisterebbe una dimensione mondiale. |
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–
III Fase: condivisione e realizzazione.
(Segue in seconda e
ultima pagina...) |
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