Carissimi amici
della rete web, la vita è bella.
Perché sprecarla inseguendo cose futili e passeggere? Se ci sono persone, al
mondo, che non se ne preoccupano e accettano passivamente questo stato di cose,
per i credenti di qualunque religione e per i laici “umanisti” (che
hanno a cuore le sorti dell'uomo e del pianeta), ciò che sta accadendo a livello
mondiale sul piano economico-finanziario
non è giusto,
non è vero
e
non è buono.
Non è cosa giusta
che il
sistema universale che regola le relazioni economico-finanziarie fra gli stati e
i suoi membri sia entrato in crisi per responsabilità di pochi a danno di
stratantissimi uomini e donne di questo pianeta.
“Mentre si accresce l’instabilità del sistema e i governi sono
impegnati a fronteggiare la crisi mondiale, secondo l'ultimo rapporto annuale
sulla ricchezza mondiale di Merrill Lynch (banca d'affari) e Cap-gemini (società
di consulenza aziendale), i milionari del mondo sono aumentati dell'8,3% e la
loro ricchezza finanziaria è cresciuta del 9,7% raggiungendo la cifra
complessiva di 42.700 miliardi di dollari”.
I ricchi non
piangono per niente... ”anzi, sono in aumento. Nel
2010 gli individui che disponevano di un patrimonio investibile di circa 700
mila euro sono stati circa 11 milioni (
170.000
solo in Italia).
Questi 11 milioni di persone rappresentano lo 0,2%
della popolazione mondiale. Meno dell’1% di loro è un “super ricco” con un
patrimonio di circa 22 milioni di euro”.
“Il
patrimonio delle tre persone più ricche al mondo è maggiore del PIL congiunto di
tutti i Paesi meno sviluppati”.
E' questa la globalizzazione? O possiamo parlare di Colonialismo
planetario dove l'imperatore è chi detiene il capitale?
Comunque sia, è questo il modello di economia e di finanza selvaggia e senza
regole che governa lo sviluppo degli stati, “radicalmente centrato sul
consumismo, che pone come legge assoluta quella del mercato e trasforma la
globalizzazione in una unificazione della ricchezza del mondo in mano a poche
persone in grado di gestire ogni aspetto della vita,” omologandone gli stili
e i bisogni e determinandone il fine ultimo. Una forma di ingiustizia
istituzionalizzata dove chi la pratica, volente o nolente, non teme di
nascondere le contraddizioni e le assurde sperequazioni prodotte dal
sistema iper-capitalistico.
Non
è cosa vera
che tutto ciò che accade nel mondo abbia il suo inizio e il suo
fine con e nell'economia. L'economia è per l'uomo o l'uomo è per l'economia?
E' possibile che miliardi di persone, quotidianamente, siano assillate e quasi
ossessionate dall'andamento dei mercati? Il loro vivere è sapere se l'indice
delle borse sale o scende: “…si
aspettano le decisioni della Fed, ma New York cresce nell'attesa ... Borse
europee in rialzo: cala solo Madrid… A Londra l'indice Ftse 100 avanza
dell'1,89%. ... Milano fallisce il rimbalzo e scende dell'1,10%. ... Per sapere
come va l'economia bisogna seguire l’andamento dei mercati finanziari: sale,
scende, crolla, rimonta”…
Sembra che l'indice borsistico che scende e che sale
sia divenuto l'unica bussola in grado di orientare il cammino dell'umanità.
Tutti sappiamo o avvertiamo che ciò è una bugia; un falso storico, una menzogna
acquisita passivamente dal sistema come prodotto del pensiero unico.
Non è cosa buona
che i credenti di ogni religione e in particolare i cristiani di
cui mi onoro di far parte, ivi compresi i laici illuminati del pianeta, non si
indignino per quanto accade sotto i loro occhi e... nelle loro tasche.
Non è cosa buona per noi che facciamo parte del 99,8% della popolazione mondiale
accettare passivamente le conseguenze degli atti determinati scientemente dallo
0,2% dei detentori dello strapotere economico.
Non è cosa buona che il futuro dell'umanità debba dipendere da... Wall Street
se ciò che essa rappresenta condiziona l'essere umano addirittura fin
nell'individuazione dei bisogni primari e nella definizione della gerarchia
valoriale sociale e individuale.
Non è cosa giusta,
vera
e buona che coloro che si sono resi
conto dell'assurdità del modello di sviluppo scelto dalle nazioni, capace di
produrre, nei fatti, crisi periodiche, recessione, squilibri e sperequazione,
soprattutto per la natura ambiziosa e spregiudicata degli uomini che lo
governano, e sperimentalmente incapace di garantire il benessere delle
popolazioni e lo sviluppo sociale civile e pacifico in ogni continente, che
possano continuare a tacere e a far finta di niente. Chi tace, magari nutrendo
nel proprio intimo la convinzione che ormai non c'è più niente da fare, si rende
complice di un sistema disumano, iniquo e non più sostenibile. E ciò non è cosa
giusta, vera e buona.
Sicuramente tutti gli uomini e
le donne di buona volontà, ma inevitabilmente noi credenti, “sentinelle
del mattino” (G. P. II), abbiamo il compito di vigilare e, come “portatori
di speranza nuova”, abbiamo il compito di osservare cosa avviene nel
Giardino di Dio. In modo particolare, dobbiamo saper valutare
la qualità dei... “frutti dell’albero” che in esso vi crescono. Se, come
dice Gesù: “Un albero buono non può dare frutti
cattivi, né un albero cattivo dare frutti buoni… Voi dunque li riconoscerete dai
loro frutti”,
guardando bene i
risultati della crisi economica che sta interessando moltissime
nazioni del nostro pianeta, ne deduciamo che, come abbiamo già detto, l'”albero”
del nostro sistema economico e finanziario,
producendo frutti cattivi, non è assolutamente un albero buono. Di conseguenza,
possiamo pensare, ipso facto, di decidere di potarlo o, addirittura, di
tagliarlo alla radice.
Già il Papa beato Giovanni Paolo II, durante il suo pontificato ha condannato
severamente “…il capitalismo sfrenato e il consumismo, considerati
antitetici alla ricerca della giustizia sociale, causa d'ingiustificata
sperequazione fra i popoli e lesivi della dignità dell'uomo”. Ma sia
lui, che noi nel nostro piccolo, siamo consapevoli che un sistema
economico-finanziario, implementato in tutto il mondo, non può essere sradicato
come se niente fosse e senza immaginare conseguenze devastanti per le nazioni
che hanno affidato la loro crescita e il loro sviluppo al libero mercato.
Consapevoli, peraltro, che anche il modello comunista, che Papa Wojtyla
paragonava ad “un capitalismo burocratico di Stato, …"peggiore" dello stesso
capitalismo”, nei Paesi del socialismo reale è entrato in crisi, con
l'implosione dell'intero sistema socio-economico ed effetti deflagratori
sull'assetto geo-politico di quegli stessi paesi, ci chiediamo e vi chiediamo:
esiste in atto una terza via? Una via di uscita per l’umanità?...
Per quello che ci è dato sapere:
-
già agli inizi del
Novecento “il nascente movimento fascista aveva teorizzato la Terza
via come sistema politico, culturale, sociale ed economico alternativo a
quelli capitalista e comunista”;
-
non pochi considerano
l'enciclica Sollicitudo rei socialis del Papa Giovanni Paolo II come
“una valida summa di tutti i principi etico-politici della Terza via
fra capitalismo e socialismo”;
-
“negli anni ’70 e ’80 del
secolo scorso si è parlato della cooperazione come Terza via fra
l’economia privata e l’economia pubblica”;
-
oggi, sulla base di una
esperienza ventennale, si va diffondendo sempre più l'idea che la nostra
Era è finalmente pronta e matura per la costituzione di un sistema
economico e finanziario planetario se non del tutto alternativo, sicuramente
integrativo; una sorta di Terza via economica: la così detta
Finanza Etica.
Finanza Etica, Economia equo e solidale, Economia del dono, Monete
complementari, Microfinanza, Banca etica, Banca del tempo, Barter, Etica
della reciprocità, Consumo responsabile, Botteghe del Mondo, GAF
(Gruppi di Acquisto Famigliare), Gruppi di Acquisto Condominiali, di
quartiere, di Associazioni, di Parrocchia... sono tutti temi degni di
approfondimento per chi volesse saperne di più a sostegno delle ragioni di
un improcrastinabile impegno personale e di gruppo alla ricerca della
Terza via globale.
Tam Tam.
Indignati cristiani, di altre
confessioni religiose e laici uniamoci, facciamo sentire i nostri tamburi,
suoniamo le nostre trombe, diffondiamo nell'universo della rete il nostro tam
tam...
Proponiamo all'intero pianeta il
modello esistente di sviluppo sostenibile multietnico, multiculturale e multireligioso,
basato sull'Economia Equo e Solidale
che ha già una sua
organizzazione mondiale, la WFTO (World Fair Trade Organization) e
sulla Finanza Etica e Solidale…
Ricordiamo che non si tratta di
una economia alternativa ma integrativa, capace di proporsi come modello
moralizzatore e regolatore dell'economia di mercato che, invece, è governata da
pochi (0,2%) a danno della parte rimanente della popolazione mondiale (99,8%).
Non abbiamo alternative, dobbiamo renderci
conto, una buona volta per tutte, che “la finanza
trasnazionale rappresenta uno dei poteri forti che determina l'attuale
situazione di crisi mondiale. Le operazioni speculative non hanno più nessun
legame con l'economia reale, e sono in grado di condizionare i governi, facendo
cadere i costi della crisi su tutti i cittadini.Ormai il mercato finanziario si
sviluppa indipendentemente dalla crescita economica reale, dalla produzione di
ricchezza e dall'occupazione”.
Ecco il perché di questo gruppo.
Vogliamo, come gruppo di amici
di Facebook credere che sia possibile creare le condizioni per un mercato
solidale ed una economia etica. Vogliamo riflettere insieme, magari coinvolgendo
con un bel passa-parola (Tam Tam), su questa possibilità di verificare a che
punto sono giunte le ricerche e le esperienze compiute su questa famigerata
Terza via che in molti stati, ormai da un ventennio, vengono portate avanti con
coraggio ma anche con determinazione da parte di valorosi pionieri.
Sarà veramente possibile consegnare ai nostri giovani un pianeta etico, equo e
solidale? Noi di una certa età siamo ormai corrosi da un sistema consumistico
che ci ha storditi al punto tale che, rispetto a certe problematiche di vitale
importanza per il futuro della convivenza civile e pacifica in tutte le parti
del mondo, siamo portati ad assumere un atteggiamento comune, ed in questo senso
veramente globale: lo scetticismo.
Ma loro no. I giovani iniziano a
coltivare sogni e speranze, e se noi li aiutiamo in questo delicato passaggio
dalla dimensione ideale a quella reale attraverso una ricognizione quanto più
ampia e più seria possibile sulla creazione di una nuova “Arca di
Noè” (la Terza via), potremo essere sicuri che troveranno da soli, e meglio
di noi, la direzione giusta per un futuro certo e prosperoso per loro stessi e
per le future generazioni.
I giovani capiscono dove sta
il bene x l’umanità ma vogliono essere aiutati a capire come realizzarlo.
Lo dimostra il fatto che 2 milioni di giovani, provenienti da 190 Paesi dei 5
continenti: Oceania, Africa, America, Asia ed Europa, si sono riuniti a Madrid
con il Papa Benedetto XVI per la XXVI Giornata Mondiale della Gioventù in nome
della fede. E’ stata un’invasione pacifica, gioiosa e disinteressata, cioè
gratuita, senza nessun altro fine se non quello di testimoniare che in loro è
viva la speranza in Cristo Gesù e che è possibile realizzare un mondo più giusto
dove sia l’amore di Dio a trionfare.
Conclusioni.
Carissimi
amici e amiche giovani, che conoscete al meglio l’uso dei social network,
mettete a disposizione la vostra competenza e la vostra passione per questa
causa comune che interessa le tasche, il lavoro e le prospettive di sviluppo per
tutti, voi e i vostri genitori compresi, coinvolgendo quanti più amici possibili
perché si crei un gruppo numerosissimo sempre più consapevole che vanno compiute
delle scelte a livello di economia globale ormai improcrastinabili. E anche se
di economia non ne capiamo un bel niente (io compreso) ci saranno quelli più
capaci di noi a farci capire come funzionano veramente le cose in questa
galassia che non si vede a occhio nudo ma che ci condiziona anche quando
dobbiamo avere i soldi per stare con gli amici o soddisfare i nostri bisogni
primari.
Voglio concludere, nello spirito che ha riunito tutti i Rappresentanti delle
varie Religioni del mondo per l’incontro internazionale di pace ad Assisi nel
1986 e nel 2002 con Papa Giovanni Paolo II, e con l’ansia pastorale espressa dal
Santo Padre, durante la XX Giornata Mondiale della Pace del 1 gennaio 1987,
pronunciando le parole: “Spero che questo messaggio
possa offrire occasione a ciascuno - uomo o donna - di approfondire il suo
impegno per l'unicità della famiglia umana nella solidarietà. Sia uno sprone che
incoraggi tutti noi a cercare il vero bene di tutti i nostri fratelli e sorelle,
in un completo sviluppo che favorisca tutti i valori della persona umana nella
società”.
Invito.
Per rendere sempre vivo questo
messaggio del beato Giovanni Paolo II e porlo alla base del nostro impegno nel
quotidiano, invito tutti gli amici, a qualsiasi estrazione culturale o religiosa
essi appartengano, di passare parola… di avviare un Tam Tam di gruppo in gruppo
e di amico/a ad amico/a perché questa marcia rivoluzionaria che iniziamo possa
portarci ad un incontro ravvicinato, fra tutti coloro che hanno capito che non
si può più rinviare la ricerca di una terza via che renda etica l’economia e la
finanza per il bene supremo e il futuro pacifico e civile dell’umanità.
Il nostro tam, tam dovrà
diffondere il desiderio di compiere la scelta epocale di dare un'anima alla
finanza per non consegnare ai nostri giovani un mondo falso, ostaggio dei
falsari, mercanti cinici e senza scrupoli indifferenti ai bisogni reali
dell’uomo, della società e dell’ambiente.
Diffondiamo con tutti i mezzi
che le nuove tecnologie ci mettono a disposizione, primo fra tutti Facebook, il
valore sociale del “Manifesto della Finanza Etica e Solidale” con il
motto:
“indignati cercano Terza via per rendere etica
l’economia”.
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